intolleranza al lattosio



L’intolleranza al lattosio e i test per individuarla

Qual’è il miglior test per individuare l’intolleranza al lattosio?

 

Il nostro sistema digerente può digerire il latte materno o vaccino sino a circa 7 anni, ma alcuni neonati non lo digeriscono sin dalla nascita.

Dopo questo periodo l’enzima lattasi si addormenta, diventa quiescente e da qui iniziano i primi disturbi.

L’attività e la comparsa dell’enzima è:

non dimostrabile < 12a sett.

dimostrabile per il 30% alla 26a sett.

dimostrabile circa 100% nel periodo neonatale

declina tra il 2° – 7° anno sino ad arrivare all’ipolattasia dell’adulto.

Breath Test 

L’intolleranza al lattosio è riscontrabile con il Breath Test, ma non dice il tipo d’intolleranza.

La carenza dell’enzima lattasi è data dal deficit di Lattasi – Fluorizina – Idrolasi – LPH (gene) la sede sono i microvilli degli enterociti del piccolo intestino.

Questo enzima deve scindere il lattosio che non può essere assorbito dall’intestino, mentre possono essere assorbiti i suoi componenti primari che sono galattosio e glucosio.

In caso di mancata scissione il lattosio viene attaccato dai batteri e i microorganismi intestinali che lo fanno fermentare, quindi producono gas (idrogeno e metano) e richiamano acqua dando luogo a dissenteria.

Oggi in alternativa al comune latte e latticini, si possono trovare in commercio prodotti delattosati che però possono ridurre ancor di più quel poco che rimane del enzima lactasi 




“Lattofobia” e “Lattofilia”

La “Lattofilia” si verifica grazie ai batteri Lattobacillo Acidofilo e Streptococco Termofilo contenuti nei latte fermentato, che inducono ad una mutazione adattiva  e favoriscono la persistenza dell’ enzima Lattasi.

La “Lattofobia” è l’incapacità di “modificare i Geni” e quindi non avviene la mutazione.

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La durata che l’enzima lattasi ha nel corpo umano è quindi regolata dai “geni”.

L’ipolattasia nell’adulto è associata al genotipo

C/C per il polimorfismo C/T – 13910 e quasi tutti genotipo G/G per il polimorfismo G/A – 22018 (Università di Helsinky)

Questi SNPs sono associati alla regolazione della trascrizione del gene LPH

Questi Polimorfismi (SNPS) non sono riscontrati nella deficienza congenita dell’enzima lattasi (CLD) che è ereditaria a trasmissione autosomica recessiva, che si manifesta sin dalla nascita.

I “geni” possono andare incontro al Polimorfismo in una variazione della popolazione di circa lo 0.05% ed una mutazione se la variazione genetica supera l’1%

Trasmissione

La trasmissione è ereditaria autosomica recessiva dal momento che è necessaria l’omoziogosi della variante C e sono affetti da “Intolleranza primaria da Lattosio” i portatori omozigoti con probabilità superiori al 95% .

Circa il 75% della popolazione mondiale perde l’enzima dopo lo svezzamento.

I rimanenti 25% sono “lattasi persistenti” o” Lattofili”

L’intollerante al lattosio dovrebbe sottoporsi al test del DNA per conoscere se ha o non ha la capacità d’indurre la mutazione genetica.

Ci sono persone intolleranti al lattosio che sono sempre alla disperata ricerca dell’alimento senza lattosio, ma ricordo i valori minimi in grammi di lattosio: non ci sono segni d’intolleranza sin a 2 g di somministrazione di lattosio e la cattiva digestione si ha se si superano i 6 g.

 



Letture e prodotti per approfondire l’argomento

Test DNA intolleranza al lattosio

Il test identifica i soggetti predisposti a diventare intolleranti al lattosio.

Un risultato negativo esclude la possibilità di sviluppare intolleranza primaria (su base genetica).

Il test genetico dà risultati certi, non è invasivo e indica il rischio di sviluppo dell’intolleranza al lattosio permettendo di adattare la propria dieta di conseguenza.

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Con poche gocce di sangue, in soli 40 minuti, si può verificare la presenza di intolleranze a 46 gruppi di alimenti, per un totale di 52 alimenti.

Il check up fornisce consapevolezza della qualità delle abitudini alimentari, identificando l’eventuale abuso di certi alimenti, utile punto di partenza per intraprendere un nuovo percorso alimentare.

Food Detective Test è in grado di analizzare la reazione che deriva dall’assunzione di cibi.

Cibi analizzati

Avena, grano, riso, mais, segale, grano duro, glutine, mandorle, fagioli brasiliani, anacardi, tè, noci, latte vaccino, uova intere, pollo, carne, agnello, manzo, maiale, mix pesce bianco (eglefino, merluzzo, platessa), mix pesce acqua dolce (trota, salmone), tonno, mix frutti di mare (gamberi, aragosta, granchi, cozze), broccoli, cavolo, carote, porri, patate, sedano, cetrioli, peperoni (vari colori), mix legumi (piselli, lenticchie), pompelmo, mix melone, arachidi, semi di soya, semi di cacao, mele, ribes nero, olive, arancio & limone, fragole, pomodoro, zenzero, aglio, funghi, lievito.

 

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@DrTraverso   titolare del  Copyright 2015

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Fonte

 7 Miliardi di Diete  

How much lactose is low lactose?

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